• Nicholas Stargardt "La guerra tedesca. Una nazione sotto le armi 1939-1945"
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    • Editorial ‏ : ‎ Neri Pozza (6 Diciembre 2018)
    • Idioma ‏ : ‎ Italiano
    • Tapa blanda ‏ : ‎ 832 páginas
    • ISBN-10 ‏ : ‎ 8854514306
    • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8854514300
    • Dimensiones ‏ : ‎ 5.71 x 1.97 x 8.58 pulgadas
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    • Filippo Verzotto
      2018, pp. 832, € 9,99
      ISBN: 9788854517288
      Collana: I Colibrì
      Generi: Saggi, Storia

    • Nicholas Stargardt è uno dei principali storici britannici della Germania nazista. Insegna Storia europea moderna al Magdalen College, Oxford, ed è autore di Witnesses of War: Children’s Lives Under the Nazis e di The German Idea of Militarism: Radical and Socialist Critics 1866–1914       

    • ASIN ‏ : ‎ B07DGK3FPP
    • Herausgeber ‏ : ‎ Neri Pozza (1. Juni 2018)
    • Sprache ‏ : ‎ Italienisch
    • Dateigröße ‏ : ‎ 8155 KB
    • Text-to-Speech (Vorlesemodus) ‏ : ‎ Aktiviert
    • Screenreader ‏ : ‎ Unterstützt
    • Verbesserter Schriftsatz ‏ : ‎ Aktiviert
    • Word Wise ‏ : ‎ Nicht aktiviert
    • Seitenzahl der Print-Ausgabe ‏ : ‎ 889 Seiten
    • Autor ‏ : ‎ Nick Stargardt
    • Übersetzer ‏ : ‎ Filippo Verzotto  
    • Formato : EPUB2 con Adobe DRM  
              
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    La Seconda guerra mondiale fu una guerra come nessun’altra.

    Nel corso della sua esistenza, il Terzo Reich investì e consumò tutte le sue riserve morali e fisiche, portando alla sconfitta totale del 1945. A distanza di così tanti anni – nonostante gli scaffali di libri dedicati alle origini, all’andamento e alle atrocità della guerra – ancora non sappiamo per che cosa i tedeschi pensassero di stare combattendo, quali furono le esperienze che attraversarono e come fecero a sopportare la guerra fino all’ultimo giorno.

    Quando scoppiò, nel settembre del 1939, la guerra in Germania non godeva del minimo favore popolare. Senza però la partecipazione e l’impegno offerti attivamente dal popolo tedesco, non avrebbe potuto andare avanti per quasi sei anni. Che cos’era, dunque, la guerra che i tedeschi pensavano di stare combattendo? In che modo il volgere degli eventi del conflitto – le vittorie del Blitzkrieg, le prime sconfitte sul fronte orientale, il bombardamento subito dalle città tedesche – mutò opinioni e aspettative? E quando fu che i tedeschi si resero conto di stare combattendo una guerra genocida?

    Attingendo a una messe di testimonianze di prima mano, La guerra tedesca è, da decenni a questa parte, il primo tentativo di capire come il popolo tedesco vivesse la Seconda guerra mondiale. Adottando il punto di vista di coloro che la attraversarono – soldati, insegnanti di scuola e casalinghe; nazisti, cristiani ed ebrei – il racconto storico magistrale che ne emerge getta una luce nuova e inquietante sulle convinzioni, le speranze e le paure di un popolo che intraprese, proseguì e combatté sino alla fine una guerra brutale di conquista e genocidio.




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    Sono trascorsi più di settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e – nonostante interi scaffali di libri dedicati alle origini, allo svolgersi e alle atrocità del conflitto – non sappiamo ancora perché i tedeschi combatterono fino all’ultimo giorno per la difesa del Terzo Reich. Neppure i giapponesi combatterono fino alle porte del palazzo imperiale di Tokyo come fecero i tedeschi per la Cancelleria del Reich a Berlino. Che cosa li muoveva realmente? Come potevano far proprio il richiamo alla mobilitazione generale da parte di un regime che, nel 1945, mise in atto la propria «sconfitta totale», investendo e consumando tutte le risorse morali e fisiche della nazione?

    Il carattere di guerra razziale di quel conflitto, con le atrocità e i genocidi conseguenti, non era, inoltre, – come nel periodo della Guerra fredda si è a lungo sostenuto – un’ignobile macchia delle SS e di un manipolo di nazisti intransigenti. A partire dagli anni Novanta, documentazioni fotografiche e numerosi materiali – come una pagina di diario in cui, il 22 novembre 1943, il capitano August Töpperwien annotava: «Stiamo sterminando non solo gli ebrei che comabattono contro di noi, vogliamo letteralmente sterminare questo popolo in quanto tale!» – hanno abbondantemente messo in discussione la comoda scusa di una Wehrmacht buona a fronte delle cattive SS.

    La tesi perciò che vuole i tedeschi consapevoli a poco a poco di stare combattendo una guerra mirata al genocidio è difficilmente confutabile. Che impatto, tuttavia, ha avuto sulla gente comune una simile consapevolezza? In che maniera la guerra influì sul loro modo di vedere il genocidio? Il diffuso timore, nell’estate 1943, che la Germania non sarebbe riuscita a sottrarsi alle conseguenze di una spietata guerra razziale, di cui era stata essa stessa fautrice, ha avuto un peso rilevante nella mobilitazione generale dei tedeschi?

    Opera imponente, frutto di un decennale lavoro su una sterminata massa di materiali – i rapporti delle spie del regime, quelli della censura militare, le raccolte di lettere fra amanti, amici stretti, genitori e figli e coppie sposate – La guerra tedesca intreccia magistralmente gli eventi bellici con le vicende personali del popolo tedesco in guerra, e offre al lettore uno dei più importanti libri sulla Germania nazista che siano mai stati scritti.






     
     
     
     

    Prefazione 

    Questo libro rappresenta il coronamento di un periodo di poco più di vent’anni durante i quali ho tentato di comprendere l’esperienza di coloro che vissero in Germania e sotto l’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale. Si tratta, peraltro, di un libro che inizialmente non avevo intenzione di scrivere. Nel 2005 avevo assicurato a me stesso e a chiunque fosse a portata d’orecchio che, avendo appena terminato La guerra dei bambini. Infanzia e vita quotidiana durante il nazismo, non avrei scritto null’altro sui bambini, l’Olocausto o la Germania nazista. Questo libro aveva cominciato a prendere vita come un breve saggio che affrontava la questione di ciò per cui combattevano i tedeschi: era qualcosa che avevo l’impressione fosse necessario dire prima di potermi dedicare ad altro, e iniziò a prendere la forma di qualcosa di più consistente durante un anno sabbatico che passai all’Università libera di Berlino nel 2006-2007. 

    Vi sono alcune chiare continuità fra i due libri, la più evidente delle quali è l’interesse che mi porta a esplorare le dimensioni soggettive della storia sociale, ricorrendo alle testimonianze dell’epoca per riuscire ad avere un’idea di quale fosse il giudizio che le persone davano e quale la comprensione che avevano degli eventi nel momento in cui si stavano svolgendo attorno a loro e prima di sapere quale ne sarebbe stato l’esito finale. Vi sono anche delle chiare differenze. Ne La guerra dei bambini volevo più di ogni altra cosa trattare i bambini come attori sociali in tutto e per tutto; e avevo inoltre intenzione di mettere l’una accanto all’altra le prospettive, fra loro irriducibili, dei bambini che la guerra e le persecuzioni razziali dividevano in vincitori e perdenti. La guerra tedesca presenta un diverso problema: come fare a mettere in luce quali fossero i timori e le speranze della società da cui provenivano i vincitori e gli esecutori materiali, e così facendo comprendere quale giustificazione si dessero i tedeschi per questa guerra. Per focalizzare la questione il mio intento è stato andare, per così dire, in ampiezza e in profondità: in ampiezza utilizzando «macro» istantanee d’opinione, attinte a quanto, delle conversazioni pubbliche, riferivano i rapporti delle spie che stavano in ascolto per conto del regime o della censura militare che prelevava i campioni di lettere dai sacchi della posta; in profondità seguendo un cast selezionato di individui, tratto da un’ampia varietà di contesti, in un arco di tempo considerevole, andando a vedere come speranze e progetti personali risultassero intrecciati con l’esperienza mutevole che la guerra li portava ad avere. In tal modo la voce delle vittime non ha più la stessa rilevanza che aveva ne La guerra dei bambini, ma non è mai del tutto assente: senza il loro punto di vista contrastante non sapremmo quante differenze – e spesso atteggiamento solipsistico – vi fossero nel modo in cui i tedeschi si facevano un’idea della guerra. 

    Uno degli ingredienti principali di questo libro sono le raccolte di lettere fra amanti, amici stretti, genitori e figli e coppie sposate. È un tipo di fonti che è stato utilizzato da molti storici, ma con esiti spesso diversi. Per esempio, la Bibliothek für Zeitgeschichte («Biblioteca di storia contemporanea») di Stoccarda possiede una celebre collezione di circa venticinquemila lettere messa insieme da Reinhold Sterz. Purtroppo le lettere sono state catalogate per periodo e non per autore, cosicché esse forniscono un’istantanea delle opinioni soggettive in un momento preciso della guerra, senza che sia possibile verificare quanto strettamente l’autore di una lettera si attenne a queste opinioni in un dato arco di tempo. Quel che ha guidato la mia selezione è stato il principio opposto: ho voluto leggere raccolte di corrispondenza in cui siano conservate lettere di una parte e dell’altra e che siano andate avanti per almeno alcuni anni, facendo in tal modo vedere come nel corso della guerra si svilupparono e modificarono le relazioni personali fra i corrispondenti (che sono poi il motivo principale per cui ci si scrive). Ciò ci consente di ricostruire con maggior precisione quale fosse il filtro personale attraverso cui ogni individuo percepiva i grandi eventi. È il genere di ricerca che gli storici della prima guerra mondiale vanno sviluppando dagli anni Novanta, e ho imparato molto su come si fa da Christa Hämmerle.

    Ho avuto la grande fortuna di avere accesso all’archivio privato costituito da Walter Kempowski quand’era ancora in vita, e ricordo bene la generosa accoglienza che Walter e Hildegard Kempowski mi diedero nella loro casa a Natum: l’archivio si trova ora alla Akademie der Künste (Accademia delle arti) a Berlino. Al Deutsches Tagebucharchiv (Archivio tedesco dei diari) di Emmendingen mi è stato di grande aiuto Gerhard Seitz, così come lo è stata Irina Renz alla Bibliothek für Zeitgeschichte di Stoccarda. A Berlino Andreas Michaelis al Deutsches Historisches Museum (Museo di storia tedesca), Veit Didczuneit e Thomas Jander al Feldpostarchiv (Archivio di posta militare) del Museum für Kommunikation Berlin (Museo della comunicazione di Berlino) e al Bundesarchiv (Archivi federali) hanno tutti fornito preziose fonti, così come ha fatto Christiane Botzet al Bundesarchiv-Militärarchiv (Archivi federali - Archivio militare) a Friburgo. Klaus Baum e Konrad Schulz dell’archivio degli Jehovas Zeugen in Deutschland (Testimoni di Geova in Germania) a Selters im Taunus hanno fornito copia delle ultime lettere scritte dai testimoni di Geova prima di essere giustiziati per il rifiuto a prestare servizio militare, e Alexander von Plato all’Institut für Geschichte und Biographie (Istituto di storia e biografia) a Lüdenscheid mi ha fatto conoscere la vasta raccolta di ricordi della guerra di bambini di scuola, cominciata agli inizi degli anni Cinquanta e contenuta nel Wilhelm-Roeßler-Archiv. Sono inoltre grato a Li Gerhalter e Günter Müller per il materiale proveniente dalla Dokumentation lebensgeschichtlicher Aufzeichnungen (Documentazione di appunti autobiografici) e dalla Sammlung Frauennachlässe (Raccolta di lasciti di donne), entrambe all’Università di Vienna. Sono particolarmente riconoscente a Jacques Schuhmacher per l’instancabile disponibilità a dare una mano in ogni modo possibile nelle varie fasi di questa ricerca. Essa ha ricevuto il sostegno finanziario dalla Alexander von Humboldt-Stiftung e dal Leverhulme Trust e sono grato a entrambi. 

    Un nome conferisce a chi lo porta un’identità umana, e spesso nella seconda guerra mondiale l’inumano comincia con la perdita del nome proprio. Purtroppo in questo libro non sempre si possono menzionare i nomi. Alcune persone di cui qui si parla sono citate solamente negli atti d’archivio ufficiali – come per esempio i minorenni che si trovavano negli istituti di rieducazione o nei reparti psichiatrici in cui avvenivano le soppressioni. In tali casi ho reso anonime le persone, abbreviandone il cognome. Un numero limitato di individui vengono designati con uno pseudonimo, dato che le loro vicende passano da un capo all’altro del libro e per il lettore è più facile seguirne la storia se questi personaggi dispongono di un nome completo. Soltanto nelle note questi nomi vengono abbreviati, per far chiaramente capire che quello usato nel testo è uno pseudonimo. 

    I debiti intellettuali che ho accumulato in un periodo tanto lungo sono troppi e troppo grandi per rendere loro giustizia. Negli anni 2006-2007, passati a Berlino, Jürgen Kocka si è comportato da ospite meraviglioso e molte altre persone hanno reso la mia permanenza in Germania memorabile e proficua. Molti sono stati gli amici e i colleghi che mi hanno incoraggiato strada facendo, che hanno condiviso idee e scoperte dandomi della storia la vivissima impressione di un’impresa collettiva. Fra i miei meravigliosi colleghi di Oxford presso la facoltà di Storia e il Magdalen College, sono particolarmente grato a Paul Betts, Laurence Brockliss, Jane Caplan, Martin Conway, Robert Gildea, Ruth Harris, Matt Houlbrook, Jane Humphries, John Nightingale, Sian Pooley e Chris Wickham. 

    Senza la grande generosità intellettuale e il sostegno di tanti amici non ci sarebbe neppure stato un libro. Paul Betts, Tom Brodie, Stefan Ludwig Hoffmann, Ian Kershaw, Mark Roseman, Jacques Schuhmacher, Jon Waterlow e Bernd Weisbrod hanno tutti quanti interrotto il proprio lavoro per farmi il favore di leggere da cima a fondo il manoscritto. Sono riconoscente a ciascuno di loro per avermi dato preziosi suggerimenti, aver condiviso con me le loro ricerche e avermi impedito di commettere qualche strafalcione storico. Ruth Harris e Lyndal Roper hanno letto il tutto due volte, lasciandovi entrambe un’impronta indelebile. In ogni fase di questo progetto Lyndal ne ha discusso le idee portanti mentre cercavo di darne una formulazione. Non potrò mai ringraziarla abbastanza. 

    Nicholas Stargardt.  Oxford, 3 giugno 2015

     
     
     

    © Nick Stargardt  
    © Neri Pozza Editore, Vicenza 

     

     

     

     

     
     
     

     Italienisch 

     
        Nicholas Stargardt "Der deutsche Krieg. Eine Nation unter Waffen 1939-1945"
       
     
    • Editorial ‏ : ‎ Neri Pozza (6. Dezember 2018)
    • Sprache ‏ : ‎ Italienisch
    • Softcover ‏ : ‎ 832 páginas
    • ISBN-10 ‏ : ‎ 8854514306
    • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8854514300
    • Abmessungen ‏ : ‎ 5.71 x 1.97 x 8.58 Zoll
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    • Filippo Verzotto
      2018, S. 832, € 9,99
      ISBN: 9788854517288
      Collana: I Colibrì
      Genres: Essays, Geschichte

    • Nicholas Stargardt ist einer der führenden britischen Historiker des nationalsozialistischen Deutschlands. Er lehrt moderne europäische Geschichte am Magdalen College, Oxford, und ist Autor von Witnesses of War: Children's Lives Under the Nazis und The German Idea of Militarism: Radical and Socialist Critics 1866-1914       

    • ASIN ‏ : ‎ B07DGK3FPP
    • Herausgeber ‏ : ‎ Neri Pozza (1. Juni 2018)
    • Sprache ‏ : ‎ Italienisch
    • Dateigröße ‏ : ‎ 8155 KB
    • Text-to-Speech (Vorlesemodus) ‏ : ‎ Aktiviert
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    • Verbesserter Schriftsatz ‏ : ‎ Aktiviert
    • Word Wise ‏ : ‎ Nicht aktiviert
    • Seitenzahl der Print-Ausgabe ‏ : ‎ 889 Seiten
    • Autor ‏ : ‎ Nick Stargardt
    • Übersetzer ‏ : ‎ Filippo Verzotto   
    • Format : EPUB2 con Adobe DRM   
              
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Der Zweite Weltkrieg war ein Krieg wie kein anderer.

    Das Dritte Reich investierte und verbrauchte während seines Bestehens alle moralischen und physischen Reserven, bis es 1945 zur totalen Niederlage kam. So viele Jahre später - trotz der Regale voller Bücher, die den Ursprüngen, dem Verlauf und den Gräueltaten des Krieges gewidmet sind - wissen wir immer noch nicht, wofür die Deutschen zu kämpfen glaubten, was sie erlebten und wie sie den Krieg bis zum letzten Tag durchhielten.


    Als er im September 1939 ausbrach, genoss der Krieg in Deutschland nicht die geringste Sympathie in der Bevölkerung. Doch ohne die aktive Beteiligung und das Engagement des deutschen Volkes hätte er nicht fast sechs Jahre andauern können. Was war nun der Krieg, den die Deutschen zu führen glaubten? Wie hat die Entwicklung des Konflikts - die Siege des Blitzkriegs, die ersten Niederlagen an der Ostfront, die Bombardierung der deutschen Städte - die Meinungen und Erwartungen verändert? Und wann wurde den Deutschen klar, dass sie einen völkermörderischen Krieg führten?

    Auf der Grundlage einer Fülle von Berichten aus erster Hand ist Der deutsche Krieg seit Jahrzehnten der erste Versuch, zu verstehen, wie die deutsche Bevölkerung den Zweiten Weltkrieg erlebt hat. Aus der Sicht derer, die ihn erlebt haben - Soldaten, Lehrer und Hausfrauen, Nazis, Christen und Juden - wirft der meisterhafte historische Bericht ein neues und beunruhigendes Licht auf die Überzeugungen, Hoffnungen und Ängste eines Volkes, das einen brutalen Eroberungs- und Völkermordkrieg führte, fortsetzte und bis zum Ende kämpfte.





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    Mehr als siebzig Jahre sind seit dem Ende des Zweiten Weltkriegs vergangen, und trotz ganzer Bücherregale, die den Ursprüngen, dem Verlauf und den Gräueltaten des Konflikts gewidmet sind, wissen wir immer noch nicht, warum die Deutschen bis zum letzten Tag gekämpft haben, um das Dritte Reich zu verteidigen. Auch die Japaner kämpften nicht bis vor die Tore des kaiserlichen Palastes in Tokio, wie es die Deutschen für die Reichskanzlei in Berlin taten. Was hat sie wirklich bewegt? Wie konnten sie dem Aufruf zur allgemeinen Mobilisierung eines Regimes folgen, das 1945 seine eigene „totale Niederlage“ herbeiführte, indem es alle moralischen und physischen Ressourcen der Nation investierte und aufbrauchte?

    Der Rassenkriegscharakter dieses Konflikts mit den darauf folgenden Gräueltaten und Völkermorden war im Übrigen nicht - wie in der Zeit des Kalten Krieges lange behauptet - ein abscheulicher Makel der SS und einer Handvoll unnachgiebiger Nazis. Seit den 1990er Jahren haben Fotodokumente und zahlreiche Materialien - wie etwa eine Tagebuchseite, in der Hauptmann August Töpperwien am 22. November 1943 notiert: „Wir vernichten nicht nur die Juden, die gegen uns kämpfen, wir wollen dieses Volk als solches buchstäblich ausrotten!“ - haben die bequeme Ausrede von der guten Wehrmacht gegen die böse SS gründlich in Frage gestellt.

    Die These, dass sich die Deutschen allmählich bewusst wurden, dass sie einen Krieg mit dem Ziel des Völkermords führten, ist daher schwer zu widerlegen. Doch wie wirkte sich ein solches Bewusstsein auf die Menschen aus? Wie wirkte sich der Krieg auf ihre Einstellung zum Völkermord aus? Spielte die im Sommer 1943 weit verbreitete Furcht, dass Deutschland den Folgen eines rücksichtslosen, von ihm selbst angezettelten Ethnienkrieges nicht entkommen könnte, eine wichtige Rolle bei der allgemeinen Mobilisierung der Deutschen?

    Ein beeindruckendes Werk, das Ergebnis jahrzehntelanger Arbeit an einer immensen Menge von Material - die Berichte der Spione des Regimes, die der Militärzensur, Sammlungen von Briefen zwischen Liebenden, engen Freunden, Eltern und Kindern sowie Ehepaaren - verwebt meisterhaft die Kriegsereignisse mit den persönlichen Schicksalen des deutschen Volkes im Krieg und bietet dem Leser eines der wichtigsten Bücher über Nazi-Deutschland, das je geschrieben wurde.





    Leutnant der Roten Armee Wladimir Gelfand und seine Berliner Freundin
     
     
     

     
     
     
     

    Vorwort 

    Dieses Buch stellt den Höhepunkt eines Zeitraums von etwas mehr als zwanzig Jahren dar, in denen ich versucht habe, die Erfahrungen derjenigen zu verstehen, die während des Zweiten Weltkriegs in Deutschland und unter deutscher Besatzung lebten. Es ist jedoch ein Buch, das ich ursprünglich nicht zu schreiben beabsichtigt hatte. Im Jahr 2005 hatte ich mir selbst und jedem, der mir zuhörte, versichert, dass ich, nachdem ich gerade das Buch Der Krieg der Kinder. Kindheit und Alltag im Nationalsozialismus, Ich würde nie wieder etwas über Kinder, den Holocaust oder Nazideutschland schreiben. Dieses Buch hatte als kurzer Aufsatz begonnen, der sich mit der Frage beschäftigte, wofür die Deutschen kämpften: Ich hatte das Gefühl, dass es gesagt werden musste, bevor ich mich etwas anderem widmen konnte, und es begann während eines Sabbatjahres, das ich 2006-2007 an der Freien Universität Berlin verbrachte, die Form von etwas Substanziellerem anzunehmen.

    Es gibt einige eindeutige Kontinuitäten zwischen den beiden Büchern, von denen die offensichtlichste mein Interesse an der Erforschung der subjektiven Dimensionen der Sozialgeschichte ist, indem ich die Zeitzeugenberichte nutze, um ein Gefühl dafür zu bekommen, welches Urteil die Menschen fällten und welches Verständnis sie von den Ereignissen hatten, als sie sich um sie herum entfalteten und bevor sie wussten, wie das endgültige Ergebnis aussehen würde. Es gibt auch deutliche Unterschiede. In The Children's War wollte ich vor allem Kinder als durch und durch soziale Akteure behandeln; und ich wollte auch die nicht reduzierbaren Perspektiven von Kindern, die durch Krieg und rassische Verfolgung in Gewinner und Verlierer geteilt wurden, nebeneinander stellen. Der deutsche Krieg stellt ein anderes Problem dar: Wie kann man die Ängste und Hoffnungen der Gesellschaft, aus der die Sieger und Täter kamen, ans Licht bringen und dabei verstehen, welche Rechtfertigung sich die Deutschen für diesen Krieg gaben. Um dieser Frage nachzugehen, wollte ich sozusagen in die Breite und in die Tiefe gehen: In die Breite, indem ich „Makro“-Meinungsbilder aus den öffentlichen Gesprächen, den Berichten der Spione, die im Auftrag des Regimes mithörten, oder der Militärzensoren, die Briefproben aus den Postsäcken entnahmen, heranzog; in die Tiefe, indem ich eine ausgewählte Gruppe von Personen aus den verschiedensten Kontexten über einen längeren Zeitraum verfolgte, um herauszufinden, wie persönliche Hoffnungen und Pläne mit den wechselnden Erfahrungen, die der Krieg ihnen brachte, verwoben waren. Auf diese Weise hat die Stimme der Opfer nicht mehr die gleiche Bedeutung wie in The Children's War, aber sie ist nie ganz abwesend: Ohne ihre kontrastierenden Standpunkte wüssten wir nicht, wie viele Unterschiede - und oft solipsistische Haltungen - es in der Art und Weise gab, wie die Deutschen über den Krieg dachten. 

    Einer der Hauptbestandteile dieses Buches sind Sammlungen von Briefen zwischen Liebenden, engen Freunden, Eltern und Kindern sowie Ehepaaren. Es handelt sich dabei um eine Art von Quellenmaterial, das von vielen Historikern verwendet wurde, allerdings mit oft unterschiedlichen Ergebnissen. So besitzt die Bibliothek für Zeitgeschichte in Stuttgart eine berühmte Sammlung von etwa fünfundzwanzigtausend Briefen, die von Reinhold Sterz zusammengestellt wurde. Leider sind die Briefe nach Zeiträumen und nicht nach Verfassern katalogisiert, so dass sie eine Momentaufnahme subjektiver Meinungen zu einem bestimmten Zeitpunkt während des Krieges darstellen, ohne dass überprüft werden kann, inwieweit sich der Verfasser eines Briefes zu einem bestimmten Zeitpunkt an diese Meinungen gehalten hat. Ich habe mich bei meiner Auswahl von dem gegenteiligen Prinzip leiten lassen: Ich wollte Briefsammlungen lesen, in denen Briefe der einen und der anderen Seite erhalten sind und die zumindest einige Jahre andauerten, um so zu zeigen, wie sich die persönlichen Beziehungen zwischen den Korrespondenten (die ja der Hauptgrund für das gegenseitige Schreiben sind) im Laufe des Krieges entwickelten und veränderten. Auf diese Weise lässt sich genauer rekonstruieren, durch welchen persönlichen Filter jeder Einzelne die wichtigsten Ereignisse wahrgenommen hat. Dies ist die Art von Forschung, die Historiker des Ersten Weltkriegs seit den 1990er Jahren entwickelt haben, und ich habe von Christa Hämmerle viel darüber gelernt, wie man sie durchführt.

    Ich hatte das große Glück, Zugang zum Privatarchiv von Walter Kempowski zu haben, als er noch lebte, und ich erinnere mich gut an den großzügigen Empfang, den mir Walter und Hildegard Kempowski in ihrem Haus in Natum bereiteten: Das Archiv befindet sich jetzt in der Akademie der Künste in Berlin. Im Deutschen Tagebucharchiv in Emmendingen war mir Gerhard Seitz eine große Hilfe, ebenso wie Irina Renz in der Bibliothek für Zeitgeschichte in Stuttgart. In Berlin lieferten Andreas Michaelis im Deutschen Historischen Museum, Veit Didczuneit und Thomas Jander im Feldpostarchiv des Museums für Kommunikation Berlin und im Bundesarchiv wertvolle Quellen, ebenso Christiane Botzet im Bundesarchiv-Militärarchiv in Freiburg. Klaus Baum und Konrad Schulz vom Archiv der Zeugen Jehovas in Deutschland in Selters im Taunus stellten Kopien der letzten Briefe zur Verfügung, die Zeugen Jehovas vor ihrer Hinrichtung wegen Wehrdienstverweigerung geschrieben hatten, und Alexander von Plato vom Institut für Geschichte und Biographie in Lüdenscheid machte mich mit der umfangreichen Sammlung von Schülererinnerungen an den Krieg bekannt, die Anfang der 1950er Jahre begann und im Wilhelm-Roeßler-Archiv enthalten ist. Dankbar bin ich auch Li Gerhalter und Günter Müller für das Material aus der Dokumentation lebensgeschichtlicher Aufzeichnungen und der Sammlung Frauennachlässe, beide an der Universität Wien. Mein besonderer Dank gilt Jacques Schuhmacher für seine unermüdliche Bereitschaft, in den verschiedenen Phasen dieser Arbeit in jeder erdenklichen Weise zu helfen. Die Arbeit wurde von der Alexander von Humboldt-Stiftung und dem Leverhulme Trust finanziell unterstützt, wofür ich beiden dankbar bin.

    Ein Name gibt seinem Träger eine menschliche Identität, und im Zweiten Weltkrieg beginnt die Unmenschlichkeit oft mit dem Verlust des eigenen Namens. Leider können in diesem Buch nicht immer Namen genannt werden. Einige der hier erwähnten Personen werden nur in den offiziellen Archivunterlagen erwähnt - wie z.B. Minderjährige, die in Umerziehungsanstalten oder Psychiatrien waren, wo die Unterdrückungen stattfanden. In solchen Fällen habe ich die Personen durch Verkürzung ihrer Nachnamen anonymisiert. Eine begrenzte Anzahl von Personen wird mit einem Pseudonym bezeichnet, da ihre Geschichten von einem Ende des Buches zum anderen fließen und es für den Leser einfacher ist, ihrer Geschichte zu folgen, wenn diese Personen einen vollständigen Namen haben. Nur in den Anmerkungen werden diese Namen abgekürzt, um zu verdeutlichen, dass der im Text verwendete Name ein Pseudonym ist. 

    Die geistigen Schulden, die ich über einen so langen Zeitraum angehäuft habe, sind zu zahlreich und zu groß, um ihnen gerecht zu werden. In den Jahren 2006-2007, die ich in Berlin verbrachte, war Jürgen Kocka ein wunderbarer Gastgeber und viele andere Menschen machten meinen Aufenthalt in Deutschland unvergesslich und lohnenswert. Es waren viele Freunde und Kollegen, die mich auf meinem Weg ermutigten, die Ideen und Entdeckungen mit mir teilten und mir den lebendigen Eindruck vermittelten, dass Geschichte ein kollektives Unternehmen ist. Unter meinen wunderbaren Oxforder Kollegen an der Geschichtsfakultät und am Magdalen College bin ich besonders Paul Betts, Laurence Brockliss, Jane Caplan, Martin Conway, Robert Gildea, Ruth Harris, Matt Houlbrook, Jane Humphries, John Nightingale, Sian Pooley und Chris Wickham dankbar. 

    Ohne die große intellektuelle Großzügigkeit und Unterstützung so vieler Freunde hätte es nicht einmal ein Buch gegeben. Paul Betts, Tom Brodie, Stefan Ludwig Hoffmann, Ian Kershaw, Mark Roseman, Jacques Schuhmacher, Jon Waterlow und Bernd Weisbrod haben alle ihre eigene Arbeit unterbrochen, um mir den Gefallen zu tun, das Manuskript von vorne bis hinten zu lesen. Ich bin jedem von ihnen dankbar, dass sie mir wertvolle Anregungen gegeben, ihre Forschungsergebnisse mit mir geteilt und mich vor historischen Fehlern bewahrt haben. Ruth Harris und Lyndal Roper haben das gesamte Manuskript zweimal gelesen und beide haben einen unauslöschlichen Eindruck hinterlassen. In jeder Phase dieses Projekts hat Lyndal die wichtigsten Ideen diskutiert, während ich versuchte, sie zu formulieren. Ich kann ihr nicht genug danken.

    Nicholas Stargardt.  Oxford, 3. Juni 2015

     
     
     






  •     Dr. Elke Scherstjanoi "Ein Rotarmist in Deutschland"
  •     Stern "Von Siegern und Besiegten"
  •     Märkische Allgemeine  "Hinter den Kulissen"
  •     Das Erste "Kulturreport"
  •     Berliner Zeitung  "Besatzer, Schöngeist, Nervensäge, Liebhaber"
  •     SR 2 KulturRadio  "Deutschland-Tagebuch 1945-1946. Aufzeichnungen eines Rotarmisten"
  •     Die Zeit  "Wodka, Schlendrian, Gewalt"
  •     Jüdische Allgemeine  "Aufzeichnungen im Feindesland"
  •     Mitteldeutsche Zeitung  "Ein rotes Herz in Uniform"
  •     Unveröffentlichte Kritik  "Aufzeichnungen eines Rotarmisten vom Umgang mit den Deutschen"
  •     Bild  "Auf Berlin, das Besiegte, spucke ich!"
  •     Das Buch von Gregor Thum "Traumland Osten. Deutsche Bilder vom östlichen Europa im 20. Jahrhundert"
  •     Flensborg Avis  "Set med en russisk officers øjne"
  •     Ostsee Zeitung  "Das Tagebuch des Rotarmisten"
  •     Leipziger Volkszeitung  "Das Glück lächelt uns also zu!"
  •     Passauer Neue Presse "Erinnerungspolitischer Gezeitenwechsel"
  •     Lübecker Nachrichten  "Das Kriegsende aus Sicht eines Rotarmisten"
  •     Lausitzer Rundschau  "Ich werde es erzählen"
  •     Leipzigs-Neue  "Rotarmisten und Deutsche"
  •     SWR2 Radio ART: Hörspiel
  •     Kulturation  "Tagebuchaufzeichnungen eines jungen Sowjetleutnants"
  •     Der Tagesspiegel  "Hier gibt es Mädchen"
  •     NDR  "Bücher Journal"
  •     Kulturportal  "Chronik"
  •     Sächsische Zeitung  "Bitterer Beigeschmack"
  •     Wiesbadener Tagblatt "Reflexionen, Textcollagen und inhaltlicher Zündstoff"
  •     Deutschlandradio Kultur  "Krieg und Kriegsende aus russischer Sicht"
  •     Berliner Zeitung  "Die Deutschen tragen alle weisse Armbinden"
  •     MDR  "Deutschland-Tagebuch eines Rotarmisten"
  •     Jüdisches Berlin  "Das Unvergessliche ist geschehen" / "Личные воспоминания"
  •     Süddeutsche Zeitung  "So dachten die Sieger"
  •     Financial Times Deutschland  "Aufzeichnungen aus den Kellerlöchern"
  •     Badisches Tagblatt  "Ehrliches Interesse oder narzisstische Selbstschau?"
  •     Freie Presse  "Ein Rotarmist in Berlin"
  •     Nordkurier/Usedom Kurier  "Aufzeichnungen eines Rotarmisten ungefiltert"
  •     Nordkurier  "Tagebuch, Briefe und Erinnerungen"
  •     Ostthüringer Zeitung  "An den Rand geschrieben"
  •     Potsdamer Neueste Nachrichten  "Hier gibt es Mädchen"
  •     NDR Info. Forum Zeitgeschichte "Features und Hintergründe"
  •     Deutschlandradio Kultur. Politische Literatur. "Lasse mir eine Dauerwelle machen"
  •     Konkret "Watching the krauts. Emigranten und internationale Beobachter schildern ihre Eindrücke aus Nachkriegsdeutschland"
  •     Cicero "Voodoo Child. Die verhexten Kinder"
  •     Dagens Nyheter  "Det oaendliga kriget"
  •     Utopie-kreativ  "Des jungen Leutnants Deutschland - Tagebuch"
  •     Neues Deutschland  "Berlin, Stunde Null"
  •     Webwecker-bielefeld  "Aufzeichnungen eines Rotarmisten"
  •     Südkurier  "Späte Entschädigung"
  •     Online Rezension  "Das kriegsende aus der Sicht eines Soldaten der Roten Armee"
  •     Saarbrücker Zeitung  "Erstmals: Das Tagebuch eines Rotarmisten"
  •     Neue Osnabrücker Zeitung  "Weder Brutalbesatzer noch ein Held"
  •     Thüringische Landeszeitung  "Vom Alltag im Land der Besiegten"
  •     Das Argument  "Wladimir Gelfand: Deutschland-Tagebuch 1945-1946. Aufzeichnungen eines Rotarmisten"
  •     Deutschland Archiv: Zeitschrift für das vereinigte Deutschland "Betrachtungen eines Aussenseiters"
  •     Neue Gesellschaft/Frankfurter Hefte  "Von Siegern und Besiegten"
  •     Deutsch-Russisches Museum Berlin-Karlshorst "Deutschland-Tagebuch 1945-1946. Aufzeichnungen eines Rotarmisten"
  •     Online Rezensionen. Die Literaturdatenbank
  •     Literaturkritik  "Ein siegreicher Rotarmist"
  •     RBB Kulturradio  "Ein Rotarmist in Berlin"
  •     їнська правда  "Нульовий варiант" для ветеранiв вiйни / Комсомольская правда "Нулевой вариант" для ветеранов войны"
  •     Dagens Nyheter. "Sovjetsoldatens dagbok. Hoppfull läsning trots krigets grymheter"
  •     Ersatz  "Tysk dagbok 1945-46 av Vladimir Gelfand"
  •     Borås Tidning  "Vittnesmåil från krigets inferno"
  •     Sundsvall (ST)  "Solkig skildring av sovjetisk soldat frеn det besegrade Berlin"
  •     Helsingborgs Dagblad  "Krigsdagbok av privat natur"
  •     2006 Bradfor  "Conference on Contemporary German Literature"
  •     Spring-2005/2006/2016 Foreign Rights, German Diary 1945-1946
  •     Flamman / Ryska Posten "Dagbok kastar tvivel över våldtäktsmyten"
  •     INTERPRES "DAGBOG REJSER TVIVL OM DEN TYSK-REVANCHISTISKE “VOLDTÆGTSMYTE”
  •     Expressen  "Kamratliga kramar"
  •     Expressen Kultur  "Under våldets täckmantel"
  •     Lo Tidningen  "Krigets vardag i röda armén"
  •     Tuffnet Radio  "Är krigets våldtäkter en myt?"
  •     Norrköpings Tidningar  "En blick från andra sidan"
  •     Expressen Kultur  "Den enda vägens historia"
  •     Expressen Kultur  "Det totalitära arvet"
  •     Allehanda  "Rysk soldatdagbok om den grymma slutstriden"
  •     Ryska Posten  "Till försvar för fakta och anständighet"
  •     Hugin & Munin  "En rödarmist i Tyskland"
  •     Theater "Das deutsch-russische Soldatenwörtebuch" / Театр  "Русско-немецкий солдатский разговорник"
  •     SWR2 Radio "Journal am Mittag"
  •     Berliner Zeitung  "Dem Krieg den Krieg erklären"
  •     Die Tageszeitung  "Mach's noch einmal, Iwan!"
  •     The book of Paul Steege: "Black Market, Cold War: Everyday Life in Berlin, 1946-1949"
  •     Телеканал РТР "Культура"  "Русско-немецкий солдатский разговорник"
  •     Аргументы и факты  "Есть ли правда у войны?"
  •     RT "Russian-German soldier's phrase-book on stage in Moscow"
  •     Утро.ru  "Контурная карта великой войны"
  •     Коммерсантъ "Языковой окоп"
  •     Телеканал РТР "Культура":  "Широкий формат с Ириной Лесовой"
  •     Museum Berlin-Karlshorst  "Das Haus in Karlshorst. Geschichte am Ort der Kapitulation"
  •     Das Buch von Roland Thimme: "Rote Fahnen über Potsdam 1933 - 1989: Lebenswege und Tagebücher"
  •     Das Buch von Bernd Vogenbeck, Juliane Tomann, Magda Abraham-Diefenbach: "Terra Transoderana: Zwischen Neumark und Ziemia Lubuska"
  •     Das Buch von Sven Reichardt & Malte Zierenberg: "Damals nach dem Krieg Eine Geschichte Deutschlands - 1945 bis 1949"
  •     Lothar Gall & Barbara Blessing: "Historische Zeitschrift Register zu Band 276 (2003) bis 285 (2007)"
  •     Wyborcza.pl "Kłopotliwy pomnik w mieście z trudną historią"
  •     Kollektives Gedächtnis "Erinnerungen an meine Cousine Dora aus Königsberg"
  •     Das Buch von Ingeborg Jacobs: "Freiwild: Das Schicksal deutscher Frauen 1945"
  •     Wyborcza.pl "Strącona gwiazda wdzięczności"
  •     Закон i Бiзнес "Двічі по двісті - суд честі"
  •     Радио Свобода "Красная армия. Встреча с Европой"
  •     DEP "Stupri sovietici in Germania (1944-45)"
  •     Дніпропетровський національний історичний музей ім. Яворницького "Музей і відвідувач: методичні розробки, сценарії, концепції. Листи з 43-го"
  •     Explorations in Russian and Eurasian History "The Intelligentsia Meets the Enemy: Educated Soviet Officers in Defeated Germany, 1945"
  •     DAMALS "Deutschland-Tagebuch 1945-1946. Gedankenwelt des Siegers"
  •     Das Buch von Pauline de Bok: "Blankow oder Das Verlangen nach Heimat"
  •     Das Buch von Ingo von Münch: "Frau, komm!": die Massenvergewaltigungen deutscher Frauen und Mädchen 1944/45"
  •     Das Buch von Roland Thimme: "Schwarzmondnacht: Authentische Tagebücher berichten (1933-1953). Nazidiktatur - Sowjetische Besatzerwillkür"
  •     История государства "Миф о миллионах изнасилованных немок"
  •     Das Buch Alexander Häusser, Gordian Maugg: "Hungerwinter: Deutschlands humanitäre Katastrophe 1946/47"
  •     Heinz Schilling: "Jahresberichte für deutsche Geschichte: Neue Folge. 60. Jahrgang 2008"
  •     Jan M. Piskorski "WYGNAŃCY: Migracje przymusowe i uchodźcy w dwudziestowiecznej Europie"
  •     Wayne State "The Cultural Memory Of German Victimhood In Post-1990 Popular German Literature And Television"
  •     Deutschlandradio "Heimat ist dort, wo kein Hass ist"
  •     Journal of Cold War Studies "Wladimir Gelfand, Deutschland-Tagebuch 1945–1946: Aufzeichnungen eines Rotarmisten"
  •     ЛЕХАИМ "Евреи на войне. Солдатские дневники"
  •     Частный Корреспондент "Победа благодаря и вопреки"
  •     Перспективы "Сексуальное насилие в годы Второй мировой войны: память, дискурс, орудие политики"
  •     Радиостанция Эхо Москвы & RTVi "Не так" с Олегом Будницким: Великая Отечественная - солдатские дневники"
  •     Books Llc "Person im Zweiten Weltkrieg /Sowjetunion/ Georgi Konstantinowitsch Schukow, Wladimir Gelfand, Pawel Alexejewitsch Rotmistrow"
  •     Das Buch von Jan Musekamp: "Zwischen Stettin und Szczecin - Metamorphosen einer Stadt von 1945 bis 2005"
  •     Encyclopedia of safety "Ladies liberated Europe in the eyes of Russian soldiers and officers (1944-1945 gg.)"
  •     Азовские греки "Павел Тасиц"
  •     Newsland "СМЯТЕНИЕ ГРОЗНОЙ ОСЕНИ 1941 ГОДА"
  •     Wallstein "Demokratie im Schatten der Gewalt: Geschichten des Privaten im deutschen Nachkrieg"
  •     Вестник РГГУ "Болезненная тема второй мировой войны: сексуальное насилие по обе стороны фронта"
  •     Das Buch von Jürgen W. Schmidt: "Als die Heimat zur Fremde wurde"
  •     ЛЕХАИМ "Евреи на войне: от советского к еврейскому?"
  •     Gedenkstätte/ Museum Seelower Höhen "Die Schlacht"
  •     The book of Frederick Taylor "Exorcising Hitler: The Occupation and Denazification of Germany"
  •     Огонёк "10 дневников одной войны"
  •     The book of Michael Jones "Total War: From Stalingrad to Berlin"
  •     Das Buch von Frederick Taylor "Zwischen Krieg und Frieden: Die Besetzung und Entnazifizierung Deutschlands 1944-1946"
  •     WordPress.com "Wie sind wir Westler alt und überklug - und sind jetzt doch Schmutz unter ihren Stiefeln"
  •     Олег Будницкий: "Архив еврейской истории" Том 6. "Дневники"
  •     Åke Sandin "Är krigets våldtäkter en myt?"
  •     Michael Jones: "El trasfondo humano de la guerra: con el ejército soviético de Stalingrado a Berlín"
  •     Das Buch von Jörg Baberowski: "Verbrannte Erde: Stalins Herrschaft der Gewalt"
  •     Zeitschrift fur Geschichtswissenschaft "Gewalt im Militar. Die Rote Armee im Zweiten Weltkrieg"
  •     Ersatz-[E-bok] "Tysk dagbok 1945-46"
  •     The book of Michael David-Fox, Peter Holquist, Alexander M. Martin: "Fascination and Enmity: Russia and Germany as Entangled Histories, 1914-1945"
  •     Елена Сенявская "Женщины освобождённой Европы глазами советских солдат и офицеров (1944-1945 гг.)"
  •     The book of Raphaelle Branche, Fabrice Virgili: "Rape in Wartime (Genders and Sexualities in History)"
  •     (סקירה   צבאית נשים של אירופה המשוחררת דרך עיניהם של חיילים וקצינים סובייטים (1944-1945
  •     БезФорматаРу "Хоть бы скорей газетку прочесть"
  •     ВЕСТНИК "Проблемы реадаптации студентов-фронтовиков к учебному процессу после Великой Отечественной войны"
  •     Zeitschrift für Geschichtswissenschaft 60 (2012), 12
  •     Все лечится "10 миллионов изнасилованных немок"
  •     Симха "Еврейский Марк Твен. Так называли Шолома Рабиновича, известного как Шолом-Алейхем"
  •     Nicolas Bernard "La Guerre germano-soviétique: 1941-1945" (Histoires d'aujourd'hui) E-Book
  •     Annales: Nathalie Moine "La perte, le don, le butin. Civilisation stalinienne, aide étrangère et biens trophées dans l’Union soviétique des années 1940"
  •     Das Buch von Beata Halicka "Polens Wilder Westen. Erzwungene Migration und die kulturelle Aneignung des Oderraums 1945 - 1948"
  •     Das Buch von Jan M. Piskorski "Die Verjagten: Flucht und Vertreibung im Europa des 20. Jahrhundert"
  •     "آسو  "دشمن هرگز در نمی‌زن
  •     Уроки истории. ХХ век. Гефтер. "Антисемитизм в СССР во время Второй мировой войны в контексте холокоста"
  •     Ella Janatovsky "The Crystallization of National Identity in Times of War: The Experience of a Soviet Jewish Soldier"
  •     Word War II Multimedia Database "Borgward Panzerjager At The Reichstag"
  •     Militaergeschichtliche Zeitschrift "Buchbesprechungen"
  •     Всеукраинский еженедельник Украина-Центр "Рукописи не горят"
  •     Bücher / CD-s / E-Book von Niclas Sennerteg "Nionde arméns undergång: Kampen om Berlin 1945"
  •     Das Buch von Michaela Kipp: "Großreinemachen im Osten: Feindbilder in deutschen Feldpostbriefen im Zweiten Weltkrieg"
  •     Петербургская газета "Женщины на службе в Третьем Рейхе"
  •     Володимир Поліщук "Зроблено в Єлисаветграді"
  •     Deutsch-Russisches Museum Berlin-Karlshorst. Katalog zur Dauerausstellung / Каталог постоянной экспозиции
  •     Clarissa Schnabel "The life and times of Marta Dietschy-Hillers"
  •     Alliance for Human Research Protection "Breaking the Silence about sexual violence against women during the Holocaust"
  •     Еврейский музей и центр толерантности. Группа по работе с архивными документами"
  •     Эхо Москвы "ЦЕНА ПОБЕДЫ: Военный дневник лейтенанта Владимира Гельфанда"
  •     Bok / eBok: Anders Bergman & Emelie Perland "365 dagar: Utdrag ur kända och okända dagböcker"
  •     РИА Новости "Освободители Германии"
  •     Das Buch von Miriam Gebhardt "Als die Soldaten kamen: Die Vergewaltigung deutscher Frauen am Ende des Zweiten Weltkriegs"
  •     Petra Tabarelli "Vladimir Gelfand"
  •     Das Buch von Martin Stein "Die sowjetische Kriegspropaganda 1941 - 1945 in Ego-Dokumenten"
  •     Książka Beata Halicka "Polski Dziki Zachód. Przymusowe migracje i kulturowe oswajanie Nadodrza 1945-1948"
  •     The German Quarterly "Philomela’s Legacy: Rape, the Second World War, and the Ethics of Reading"
  •     MAZ LOKAL "Archäologische Spuren der Roten Armee in Brandenburg"
  •     Tenona "Как фашисты издевались над детьми в концлагере Саласпилс. Чудовищные исторические факты о концлагерях"
  •     Deutsches Historisches Museum "1945 – Niederlage. Befreiung. Neuanfang. Zwölf Länder Europas nach dem Zweiten Weltkrieg"
  •     День за днем "Дневник лейтенанта Гельфанда"
  •     BBC News "The rape of Berlin" / BBC Mundo / BBC O`zbek  / BBC Brasil / BBC فارْسِى "تجاوز در برلین"
  •     Echo24.cz "Z deníku rudoarmějce: Probodneme je skrz genitálie"
  •     The Telegraph "The truth behind The Rape of Berlin"
  •     BBC World Service "The Rape of Berlin"
  •     ParlamentniListy.cz "Mrzačení, znásilňování, to všechno jsme dělali. Český server připomíná drsné paměti sovětského vojáka"
  •     WordPress.com "Termina a Batalha de Berlim"
  •     Dnevnik.hr "Podignula je suknju i kazala mi: 'Spavaj sa mnom. Čini što želiš! Ali samo ti"                  
  •     ilPOST "Gli stupri in Germania, 70 anni fa"
  •     上 海东方报业有限公司 70年前苏军强奸了十万柏林妇女?很多人仍在寻找真相
  •     연 합뉴스 "BBC: 러시아군, 2차대전때 독일에서 대규모 강간"
  •     세계 일보 "러시아군, 2차대전때 독일에서 대규모 강간"
  •     Telegraf "SPOMENIK RUSKOM SILOVATELJU: Nemci bi da preimenuju istorijsko zdanje u Berlinu?"
  •     Múlt-kor "A berlini asszonyok küzdelme a szovjet erőszaktevők ellen"
  •     Noticiasbit.com "El drama oculto de las violaciones masivas durante la caída de Berlín"
  •     Museumsportal Berlin "Landsberger Allee 563, 21. April 1945"
  •     Caldeirão Político "70 anos após fim da guerra, estupro coletivo de alemãs ainda é episódio pouco conhecido"
  •     Nuestras Charlas Nocturnas "70 aniversario del fin de la II Guerra Mundial: del horror nazi al terror rojo en Alemania"
  •     W Radio "El drama oculto de las violaciones masivas durante la caída de Berlín"
  •     La Tercera "BBC: El drama oculto de las violaciones masivas durante la caída de Berlín"
  •     Noticias de Paraguay "El drama de las alemanas violadas por tropas soviéticas hacia el final de la Segunda Guerra Mundial"
  •     Cnn Hit New "The drama hidden mass rape during the fall of Berlin"
  •     Dân Luận "Trần Lê - Hồng quân, nỗi kinh hoàng của phụ nữ Berlin 1945"
  •     Český rozhlas "Temná stránka sovětského vítězství: znásilňování Němek"
  •     Historia "Cerita Kelam Perempuan Jerman Setelah Nazi Kalah Perang"
  •     G'Le Monde "Nỗi kinh hoàng của phụ nữ Berlin năm 1945 mang tên Hồng Quân"
  •     BBC News 코리아 "베를린에서 벌어진 대규모 강간"
  •     Эхо Москвы "Дилетанты. Красная армия в Европе"
  •     Der Freitag "Eine Schnappschussidee"
  •     باز آفريني واقعيت ها  "تجاوز در برلین"
  •     Quadriculado "O Fim da Guerra e o início do Pesadelo. Duas narrativas sobre o inferno"
  •     Majano Gossip "PER NON DIMENTICARE... LE PORCHERIE COMUNISTE!!!"
  •     非 中国日报网 "柏林的强奸"
  •     Constantin Film "Anonyma - Eine Frau in Berlin. Materialien zum Film"
  •     Русская Германия "Я прижал бедную маму к своему сердцу и долго утешал"
  •     De Gruyter Oldenbourg "Erinnerung an Diktatur und Krieg. Brennpunkte des kulturellen Gedächtnisses zwischen Russland und Deutschland seit 1945"
  •     Memuarist.com "Гельфанд Владимир Натанович"
  •     Πανεπιστημίου Ιωαννίνων "Οι νόμοι του Πλάτωνα για την υβριστική κακολογία και την κατάχρηση του δημοσίου"
  •     Das Buch von Nicholas Stargardt "Der deutsche Krieg: 1939 - 1945"Николас Старгардт "Мобилизованная нация. Германия 1939–1945"
  •     FAKEOFF "Оглянуться в прошлое"
  •     The book of Nicholas Stargardt "The German War: A Nation Under Arms, 1939–45"
  •     The book of Nicholas Stargardt "The German War: A Nation Under Arms, 1939–45"
  •     Das Buch "Владимир Гельфанд. Дневник 1941 - 1946"
  •     BBC Русская служба "Изнасилование Берлина: неизвестная история войны" / BBC Україна "Зґвалтування Берліна: невідома історія війни"
  •     Virtual Azərbaycan "Berlinin zorlanması"
  •     Гефтер. "Олег Будницкий: «Дневник, приятель дорогой!» Военный дневник Владимира Гельфанда"
  •     Гефтер "Владимир Гельфанд. Дневник 1942 года"
  •     BBC Tiếng Việt "Lính Liên Xô 'hãm hiếp phụ nữ Đức'"
  •     Nicolas Bernard "La Guerre germano-soviétique, 1941-1943" Tome 1
  •     Nicolas Bernard "La Guerre germano-soviétique, 1943-1945" Tome 2
  •     Эхо Москвы "ЦЕНА ПОБЕДЫ: Дневники лейтенанта Гельфанда"
  •     Renato Furtado "Soviéticos estupraram 2 milhões de mulheres alemãs, durante a Guerra Mundial"
  •     Вера Дубина "«Обыкновенная история» Второй мировой войны: дискурсы сексуального насилия над женщинами оккупированных территорий"
  •     Еврейский музей и центр толерантности "Презентация книги Владимира Гельфанда «Дневник 1941-1946»"
  •     Еврейский музей и центр толерантности "Евреи в Великой Отечественной войне"
  •     Сидякин & Би-Би-Си. Драма в трех действиях. "Атака"
  •     Сидякин & Би-Би-Си. Драма в трех действиях. "Бой"
  •     Сидякин & Би-Би-Си. Драма в трех действиях. "Победа"
  •     Сидякин & Би-Би-Си. Драма в трех действиях. Эпилог
  •     Труд "Покорность и отвага: кто кого?"
  •     Издательский Дом «Новый Взгляд» "Выставка подвига"
  •     Katalog NT "Выставка "Евреи в Великой Отечественной войне " - собрание уникальных документов"
  •     Вести "Выставка "Евреи в Великой Отечественной войне" - собрание уникальных документов"
  •     Радио Свобода "Бесценный графоман"
  •     Вечерняя Москва "Еще раз о войне"
  •     РИА Новости "Выставка про евреев во время ВОВ открывается в Еврейском музее"
  •     Телеканал «Культура» Выставка "Евреи в Великой Отечественной войне" проходит в Москве
  •     Россия HD "Вести в 20.00"
  •     GORSKIE "В Москве открылась выставка "Евреи в Великой Отечественной войне"
  •     Aгентство еврейских новостей "Евреи – герои войны"
  •     STMEGI TV "Открытие выставки "Евреи в Великой Отечественной войне"
  •     Национальный исследовательский университет Высшая школа экономики "Открытие выставки "Евреи в Великой Отечественной войне"
  •     Независимая газета "Война Абрама"
  •     Revista de Historia "El lado oscuro de la victoria aliada en la Segunda Guerra Mundial"
  •     עיתון סינאתלה  גביש הסמל ולדימיר גלפנד מספר על חיי היומיום במלחמה , על אורח חיים בחזית ובעורף
  •     Лехаим "Война Абрама"
  •     Elhallgatva "A front emlékezete. A Vörös Hadsereg kötelékében tömegesen és fiatalkorúakon elkövetett nemi erőszak kérdése a Dél-Vértesben"
  •     Libertad USA "El drama de las alemanas: violadas por tropas soviéticas en 1945 y violadas por inmigrantes musulmanes en 2016"
  •     НГ Ex Libris "Пять книг недели"
  •     Брестский Курьер "Фамильное древо Бреста. На перекрестках тех дорог"
  •     Полит.Ру "ProScience: Олег Будницкий о народной истории войны"
  •     Олена Проскура "Запiзнiла сповiдь"
  •     Полит.Ру "ProScience: Возможна ли научная история Великой Отечественной войны?"
  •     Das Buch "Владимир Гельфанд. Дневник 1941 - 1946"
  •     Ahlul Bait Nabi Saw "Kisah Kelam Perempuan Jerman Setelah Nazi Kalah Perang"
  •     北 京北晚新视觉传媒有限公司 "70年前苏军强奸了十万柏林妇女?"
  •     Преподавание истории в школе "«О том, что происходило…» Дневник Владимира Гельфанда"
  •     Вестник НГПУ "О «НЕУБЕДИТЕЛЬНЕЙШЕЙ» ИЗ ПОМЕТ: (Высокая лексика в толковых словарях русского языка XX-XXI вв.)"
  •     Fotografias da História "Memórias esquecidas: o estupro coletivo das mulheres alemãs"
  •     Archäologisches Landesmuseum Brandenburg "Zwischen Krieg und Frieden" / "Между войной и миром"
  •     Российская газета "Там, где кончается война"
  •     Народный Корреспондент "Женщины освобождённой Европы глазами советских солдат: правда про "2 миллиона изнасилованых немок"
  •     Fiona "Военные изнасилования — преступления против жизни и личности"
  •     军 情观察室 "苏军攻克柏林后暴行妇女遭殃,战争中的强奸现象为什么频发?"
  •     Независимая газета "Дневник минометчика"
  •     Независимая газета "ИСПОДЛОБЬЯ: Кризис концепции"
  •     East European Jewish Affairs "Jewish response to the non-Jewish question: “Where were the Jews during the fighting?” 1941–5"
  •     Niels Bo Poulsen "Skæbnekamp: Den tysk-sovjetiske krig 1941-1945"
  •     Olhar Atual "A Esquerda a história e o estupro"
  •     The book of Stefan-Ludwig Hoffmann, Sandrine Kott, Peter Romijn, Olivier Wieviorka "Seeking Peace in the Wake of War: Europe, 1943-1947"
  •     Walter de Gruyter "Germans into Allies: Writing a Diary in 1945"
  •     Blog in Berlin "22. Juni – da war doch was?"
  •     Steemit "Berlin Rape: The Hidden History of War"
  •     Estudo Prático "Crimes de estupro na Segunda Guerra Mundial e dentro do exército americano"
  •     Громадське радіо "Насильство над жінками під час бойових дій — табу для України"
  •     InfoRadio RBB "Geschichte in den Wäldern Brandenburgs"
  •     "شگفتی های تاریخ است "پشت پرده تجاوز به زنان برلینی در پایان جنگ جهانی دوم
  •     Hans-Jürgen Beier gewidmet "Lehren – Sammeln – Publizieren"
  •     The book of Miriam Gebhardt "Crimes Unspoken: The Rape of German Women at the End of the Second World War"
  •     Русский вестник "Искажение истории: «Изнасилованная Германия»"
  •     凯 迪 "推荐《柏林女人》与《五月四日》影片"
  •     Vix "Estupro de guerra: o que acontece com mulheres em zonas de conflito, como Aleppo?"
  •     Universidad del Bío-Bío "CRÍMENES DE GUERRA RUSOS EN LA SEGUNDA GUERRA MUNDIAL (1940-1945)"
  •     "المنصة  "العنف ضد المرأة.. المسكوت عنه في الحرب العالمية الثانية
  •     Книга. Олег Шеин "От Астраханского кремля до Рейхсканцелярии. Боевой путь 248-й стрелковой дивизии"
  •     Sodaz Ot "Освободительная миссия Красной Армии и кривое зеркало вражеской пропаганды"
  •     Sodaz Ot "Советский воин — освободитель Европы: психология и поведение на завершающем этапе войны"
  •     企 业头条 "柏林战役后的女人"
  •     Sántha István "A front emlékezete"
  •     腾 讯公司& nbsp; "二战时期欧洲, 战胜国对战败国的十万妇女是怎么处理的!"
  •     El Nuevo Accion "QUE LE PREGUNTEN A LAS ALEMANAS VIOLADAS POR RUSOS, NORTEAMERICANOS, INGLESES Y FRANCESES"
  •     Periodismo Libre "QUE LE PREGUNTEN A LAS ALEMANAS VIOLADAS POR RUSOS, NORTEAMERICANOS, INGLESES Y FRANCESES"
  •     DE Y.OBIDIN "Какими видели европейских женщин советские солдаты и офицеры (1944-1945 годы)?"
  •     Magyar Tudományos Akadémia "Váltóállítás: Diktatúrák a vidéki Magyarországon 1945-ben"
  •     歷 史錄 "近1萬女性被強姦致死,女孩撩開裙子說:不下20個男人戳我這兒"
  •     Cyberpedia "Проблема возмездия и «границы ненависти» у советского солдата-освободителя"
  •     NewConcepts Society "Можно ли ставить знак равенства между зверствами гитлеровцев и зверствами советских солдат?"
  •     搜 狐 "二战时期欧洲,战胜国对战败国的妇女是怎么处理的"
  •     Ranker "14 Shocking Atrocities Committed By 20th Century Communist Dictatorships"
  •     Эхо Москвы "Дилетанты. Начало войны. Личные источники"
  •     Журнал "Огонёк" "Эго прошедшей войны"
  •     이 창남 외 공저 "폭력과 소통 :트랜스내셔널한 정의를 위하여"
  •     Уроки истории. XX век "Книжный дайджест «Уроков истории»: советский антисемитизм"
  •     Свободная Пресса "Кто кого насиловал в Германии"
  •     EPrints "Взаємовідносини червоноармійців з цивільним населенням під час перебування радянських військ на території Польщі (кінець 1944 - початок 1945 рр.)"
  •     Pikabu "Обратная сторона медали"
  •     Озёрск.Ru "Война и немцы"
  •     Імекс-ЛТД "Історичний календар Кіровоградщини на 2018 рік. Люди. Події. Факти"
  •     יד ושם - רשות הזיכרון לשואה ולגבורה "Vladimir Gelfand"
  •     Atchuup! "Soviet soldiers openly sexually harass German woman in Leipzig after WWII victory, 1945"
  •     Книга Мириам Гебхардт "Когда пришли солдаты. Изнасилование немецких женщин в конце Второй мировой войны"
  •     Coffe Time "Женщины освобождённой"
  •     Дилетант "Цена победы. Военный дневник лейтенанта Владимира Гельфанда"
  •     Feldgrau.Info - Bоенная история "Подборка"
  •     Вечерний Брест "В поисках утраченного времени. Солдат Победы Аркадий Бляхер. Часть 9. Нелюбовь"
  •     Геннадий Красухин "Круглый год с литературой. Квартал четвёртый"
  •     Аргументы недели "Всю правду знает только народ. Почему фронтовые дневники совсем не похожи на кино о войне"
  •     Fanfics.me "Вспомним подвиги ветеранов!"
  •     VietInfo "Hồng quân, Nỗi kinh hoàng của phụ nữ Berlin năm 1945"
  •     Книга: Виталий Дымарский, Владимир Рыжков "Лица войны"
  •     Dozor "Про День Перемоги в Кіровограді, фейкових ветеранів і "липове" примирення"
  •     East European Jewish Affairs "Review of Dnevnik 1941-1946, by Vladimir Gel’fand"
  •     The book of Harriet Murav, Gennady Estraikh "Soviet Jews in World War II: Fighting, Witnessing, Remembering"
  •     TARINGA! "Las violaciones masivas durante la caída de Berlín"
  •     ВолиньPost "Еротика та війна: спогади про Любомль 1944 року"
  •     Anews "Молодые воспринимают войну в конфетном обличии"
  •     RTVi "«Война эта будет дикая». Что писали 22 июня 1941 года в дневниках"
  •     Tribun Manado "Nasib Kelam Perempuan Jerman Usai Nazi Kalah, Gadis Muda, Wanita Tua dan Hamil Diperkosa Bergantian"
  •     The book of Elisabeth Krimmer "German Women's Life Writing and the Holocaust: Complicity and Gender in the Second World War"
  •     ViewsBros  "WARTIME VIOLENCE AGAINST WOMEN"
  •     Xosé Manuel Núñez Seixas "El frente del Este : historia y memoria de la guerra germano-soviética, 1941-1945"
  •     اخبار المقطم و الخليفه " إغتصاب برلين الكبير"
  •     Русская семерка "В чьем плену хуже всего содержались женщины-военные на Второй мировой"
  •     Mail Online "Mass grave containing 1,800 German soldiers who perished at the Battle of Stalingrad is uncovered in Russia - 75 years after WWII's largest confrontation claimed 2 mln lives"
  •     PT. Kompas Cyber Media "Kuburan Massal 1.800 Tentara Jerman Ditemukan di Kota Volgograd"
  •     Công ty Cổ phần Quảng cáo Trực tuyến 24H "Nga: Sửa ống nước, phát hiện 1.800 hài cốt của trận đánh đẫm máu nhất lịch sử"
  •     LGMI News "Pasang Pipa Air, Tukang Temukan Kuburan Masal 1.837 Tentara Jerman"
  •     Quora "¿Cuál es un hecho sobre la Segunda Guerra Mundial que la mayoría de las personas no saben y probablemente no quieren saber?"
  •     "مجله مهاجرت  "آنچه روس‌ها در برلین انجام دادند!
  •     Музейний простiр  "Музей на Дніпрі отримав новорічні подарунки під ялинку"
  •     Bella Gelfand. Wie in Berlin Frau eines Rotarmisten Wladimir Gelfand getötet wurde  .. ..
  •     The book of Paul Roland "Life After the Third Reich: The Struggle to Rise from the Nazi Ruins"
  •     O Sentinela "Dois Milhões de Alemãs: O Maior Estupro em Massa da História foi um Crime Aliado-Soviético
  •     Stratejik Güvenlik "SAVAŞ DOSYASI : TARİHTEN BİR KARE – 2. DÜNYA SAVAŞI BİTİMİNDE ALMANYA’DA KADINLARA TOPLU TECAVÜZLER"
  •     Агентство новостей «Хакасия-Информ» "Кто остановит шоу Коновалова?"
  •     Isralike.org "Цена победы. Военный дневник лейтенанта Владимира Гельфанда"
  •     Robert Dale “For what and for whom were we fighting?”: Red Army Soldiers, Combat Motivation and Survival Strategies on the Eastern Front in the Second World War
  •     "طرفداری "پایان رویای نازیسم / سقوط امپراطوری آدولف هیتلر
  •     Das Buch von Kerstin Bischl "Frontbeziehungen: Geschlechterverhältnisse und Gewaltdynamiken in der Roten Armee 1941-1945"
  •     Русская семерка "Красноармейцы или солдаты союзников: кто вызывал у немок больший страх"
  •     Kibalchish "Фрагменты дневников поэта-фронтовика В. Н. Гельфанда"
  •     History Magazine "Sõjapäevik leitnant Vladimir Gelfand"
  •     Magazine online "Vojnový denník poručíka Vladimíra Gelfanda"
  •     theБабель "Український лейтенант Володимир Гельфанд пройшов Другу світову війну від Сталінграда до Берліна"
  •     Znaj.UA "Жорстокі знущання та масові вбивства: злочини Другої світової показали в моторошних кадрах"
  •     Gazeta.ua "Масові вбивства і зґвалтування: жорстокі злочини Другої світової війни у фотографіях"
  •     PikTag "Знали вы о том, что советские солдаты ИЗНАСИЛОВАЛИ бессчетное число женщин по пути к Берлину?"
  •     Kerstin Bischl  "Sammelrezension: Alltagserfahrungen von Rotarmisten und ihr Verhältnis zum Staat"
  •     Конт "Несколько слов о фронтовом дневнике"
  •     Sherstinka "Német megszállók és nők. Trófeák Németországból - mi volt és hogyan"
  •     Олег Сдвижков "Красная Армия в Европе. По страницам дневника Захара Аграненко"
  •     X-True.Info "«Русские варвары» и «цивилизованные англосаксы»: кто был более гуманным с немками в 1945 году"
  •     Veröffentlichungen zur brandenburgischen Landesarchäologie "Zwischen Krieg und und Frieden: Waldlager der Roten Armee 1945"
  •     Sherstinka "Szovjet lányok megerőszakolása a németek által a megszállás alatt. Német fogságba esett nők"
  •     Dünya Haqqinda "Berlin zorlanmasi: İkinci Dünya Müharibəsi"
  •     Dioxland "NEMŠKIM VOJAKOM JE BILO ŽAL RUSKIH ŽENSK. VSE KNJIGE SO O: "VOJAŠKIH SPOMINIH NEMŠKEGA..."
  •     Actionvideo "Gewalt gegen deutsche Frauen durch Soldaten der Roten Armee. Entsetzliche Folter und Hinrichtungen durch japanische Faschisten während des Zweiten Weltkriegs!"
  •     Maktime "Was machten die Nazis mit den gefangenen sowjetischen Mädchen? Wer hat deutsche Frauen vergewaltigt und wie sie im besetzten Deutschland gelebt haben"
  •     Музей «Пам’ять єврейського народу та Голокост в Україні» отримав у дар унікальні експонати
  •     Sherstinka "Что творили с пленными женщинами фашисты. Жестокие пытки женщин фашистами"
  •     Bidinvest "Brutalitäten der Sowjetarmee - Über die Gräueltaten der sowjetischen "Befreier" in Europa. Was haben deutsche Soldaten mit russischen Frauen gemacht?"
  •     Русский сборник XXVII "Советские потребительские практики в «маленьком СССР», 1945-1949"
  •     Academic Studies Press. Oleg Budnitskii: "Jews at War: Diaries from the Front"
  •     Gazeta Chojeńska "Wojna to straszna trauma, a nie fajna przygoda"
  •     Historiadel.net "Crímenes de violación de la Segunda Guerra Mundial y el Ejército de EE. UU."
  •     화 요지식살롱 "2차세계대전 말, 소련에게 베를린을 점령당한 '독일 여자들'이 당한 치욕의 역사"
  •     The Global Domain News "As the soldiers did to captured German women"
  •     Quora "Você sabe de algum fato da Segunda Guerra Mundial que a maioria das pessoas não conhece e que, provavelmente, não querem saber?"
  •     MOZ.de "Als der Krieg an die Oder kam – Flucht aus der Festung Frankfurt"
  •     Музей "Пам'ять єврейського народу та Голокост в Україні". "1 березня 1923 р. – народився Володимир Гельфанд"
  •     Wyborcza.pl "Ryk gwałconych kobiet idzie przez pokolenia. Mało kto się nim przejmuje"
  •     Cноб "Женщина — военный трофей. Польский историк о изнасилованиях в Европе во время Второй мировой"
  •     Refugo "O estupro da Alemanha"
  •     Historia National Geographic "la batalla de berlín durante la segunda guerra mundial"
  •     Politeka "Росіянам напередодні 9 травня нагадали про злочини в Німеччині: «Заплямували себе...»"
  •     Акценты "Советский офицер раскрыл тайны Второй мировой: рассказал без прикрас"
  •     БелПресса "Цена Победы. Какой была военная экономика"
  •     Lucidez "75 años de la rendición nazi: Los matices del “heroísmo” soviético"
  •     UM CANCERIANO SEM LAR "8 de Maio de 1945"
  •     Lasteles.com "La Caída de la Alemania Nazi: aniversario de la rendición de Berlin"
  •     Cloud Mind "Violence Against Women: The Rape Of Berlin WW2"
  •     Музей "Пам'ять єврейського народу та Голокост в Україні" "8 ТРАВНЯ – ДЕНЬ ПАМ’ЯТІ І ПРИМИРЕННЯ"
  •     Lunaturaoficial "LIBROS QUE NO HICIERON HISTORIA: EL DIARIO DE LOS HORRORES"
  •     CUERVOPRESS "El drama oculto de las violaciones masivas durante la caída de Berlín"
  •     EU Today "The Rape of Berlin: Red Army atrocities in 1945"
  •     Издательство Яндекс + История будущего "Настоящий 1945"
  •     Вне строк "Похищение Берлина: зверства Красной армии в 1945 году"
  •     Frankfurter Allgemeine Zeitung "Erlebt Russland eine neue Archivrevolution?"
  •     The book of Beata Halicka "The Polish Wild West: Forced Migration and Cultural Appropriation in the Polish-german Borderlands, 1945-1948"
  •     Twentieth-Century Literature “A World of Tomorrow”: Trauma, Urbicide, and Documentation in A Woman in Berlin: Eight Weeks in the Conquered City
  •     Märkische Onlinezeitung "Sowjetische Spuren in Brandenburgs Wäldern"
  •     Revue Belge de Philologie et d’Histoire "Soviet Diaries of the Great Patriotic War"
  •     Der Spiegel "Rotarmisten und deutsche Frauen: "Ich gehe nur mit anständigen Russen"
  •     ReadSector "Mass grave of WWII Nazi paratroopers found in Poland contains 18 skeletons and tools with swastikas"
  •     ИноСМИ "Der Spiegel (Германия): «Я гуляю только с порядочными русскими"
  •     Actionvideo "Jak naziści szydzili z rosyjskich kobiet. Gwałt w Berlinie: nieznana historia wojny"
  •     Graf Orlov 33 "ДНЕВНИК В. ГЕЛЬФАНДА советского офицера РККА"
  •     Deutsche Welle  "Послевоенная Германия в дневниках и фотографиях"
  •     Deutsche Welle  "За что немки любили в 1945 году лейтенанта Красной армии?"
  •     Elke Scherstjanoi "Sieger leben in Deutschland: Fragmente einer ungeübten Rückschau. Zum Alltag sowjetischer Besatzer in Ostdeutschland 1945-1949"
  •     SHR32 "Rus əsgərləri alman qadınlarına necə istehza etdilər. Alman qadınlarını kim zorlayıb və onlar işğal olunmuş Almaniyada necə yaşayıblar"
  •     Детектор медіа "«Гра тіней»: є сенс продовжувати далі"
  •     Historia provinciae "Повседневная жизнь победителей в советской зоне оккупации Германии в воспоминаниях участников событий"
  •     Portal de Prefeitura "Artigo: “FRAU, KOMM!” O maior estupro coletivo da história
  •     Pikabu "Извращение или традиция, потерявшая смысл?"
  •     Русская Семерка "Владимир Гельфанд: от каких слов отказался «отец» мифа об изнасиловании немок советскими солдатами"
  •     Институт российской истории РАН "Вторая мировая и Великая Отечественная: к 75-летию окончания"
  •     Kozak UA "Як "діди" німкень паплюжили в 1945 році"
  •     Dandm "Cómo los nazis se burlaron de las mujeres rusas. Mujeres rusas violadas y asesinadas por los alemanes"
  •     Permnew.Ru "«Диван» Федора Вострикова. Литобъединение"
  •     Neurologystatus "Violence women in the Second World War. Shoot vagas: why soldiers rape women"
  •     Brunilda Ternova "Mass rapes by Soviet troops in Germany at the end of World War II"
  •     The book Stewart Binns "Barbarossa: And the Bloodiest War in History"
  •     Книга. Новое литературное обозрение: Будницкий Олег "Люди на войне"
  •     Леонід Мацієвський "9 травня – День перемоги над здоровим глуздом. Про згвалтовану Європу та Берлін"
  •     Полит.Ру "Люди на войне"
  •     #CОЦИАЛЬНАЯ ИСТОРИЯ #ПАМЯТЬ "Владимир Гельфанд: месяц в послевоенном Берлине"
  •     Новое литературное обозрение "Ирина Прохорова, Олег Будницкий, Иван Толстой: Люди на войне"
  •     Georgetown University "Explorations in Russian and Eurasian History": "Emotions and Psychological Survival in the Red Army, 1941–42"
  •     Forum24 "Co se dělo se zajatými rudoarmějkami? Jaký byl osud zajatých žen z Wehrmachtu?"
  •     Радио Свобода "Война и народная память"
  •     Лехаим "Двадцать второго июня..."
  •     Русская семёрка "Как изменилось отношение немок к красноармейцам в 1945 году"
  •     Исторический курьер "Героизм, герои и награды: «героическая сторона» Великой Отечественной войны в воспоминаниях современников"
  •     Коммерсантъ "Фронт и афронты"
  •     Русская семёрка "Владимир Гельфанд: что не так в дневниках автора мифа об «изнасилованной» Германии"
  •     Medium "The Brutal Rapes of Every German Female from Eight to Eighty"
  •     One News Box "How German women suffered largest mass rape in history by foreign solders"
  •     "نیمرخ "نقش زنان در جنگها - قسمت اول: زنان به مثابه قربانی جنگ
  •     Bolcheknig "Що німці робили з жінками. Уривок з щоденника дівчини, яку німці використовували як безкоштовну робочу силу. Життя в таборі"
  •     Nrgaudit "Рассказы немецких солдат о войне с русскими. Мнения немцев о русских солдатах во время Второй мировой войны"
  •     Музей "Пам'ять єврейського народу та Голокост в Україні "На звороті знайомого фото"
  •     Новое литературное обозрение. Книга: Козлов, Козлова "«Маленький СССР» и его обитатели. Очерки социальной истории советского оккупационного сообщества"
  •     Sattarov "Mga babaeng sundalo sa pagkabihag ng Aleman. Kabanata limang mula sa librong "Pagkabihag. Ito ang ginawa ng mga Nazi sa mga nahuling kababaihan ng Soviet"
  •     Política Obrera "Sobre “José Pablo Feinmann y la violación en manada"
  •     Эхо Москвы "Цена победы. Люди на войне"
  •     SHR32 "How Russian soldiers mocked German women. Trophies from Germany - what it was and how. Who raped German women and how they lived in occupied Germany"
  •     Олег Сдвижков: "«Советских порядков не вводить!»  Красная армия в Европе 1944—1945 гг."
  •     Livejournal "Чья бы мычала"
  •     Newton Compton Editori. Stewart Binns "Operazione Barbarossa. Come Hitler ha perso la Seconda guerra mondiale"
  •     Kingvape "Rosa Kuleshovs Belichtung. Rosa Kuleshov ist die mysteriöseste Hellseherin der Sowjetzeit. Zwischen rot und grün"
  •     Kfdvgtu الجوائز من ألمانيا - ما كان عليه وكيف. الذين اغتصبوا الألمانية وكيف عاش في ألمانيا المحتلة
  •     nc1 "Αναμνήσεις στρατιωτών πρώτης γραμμής για Γερμανίδες. Οι απόψεις των Γερμανών για τους Ρώσους στρατιώτες κατά τον Β' Παγκόσμιο Πόλεμο"
  •     ik-ptz "Was haben deutsche Soldaten mit russischen Mädchen gemacht? Das haben die Nazis mit gefangenen sowjetischen Frauen gemacht"
  •     مراجعة عسكرية  نساء أوروبا المحررات من خلال عيون الجنود والضباط السوفيت (1944-1945)
  •     nc1 "Scrisori de soldați ruși despre germani. Cum au șocat femeile sovietice pe ocupanții germani"
  •     中 新健康娱乐网 "柏林战役德国女人 70年前苏军强奸了十万柏林妇女?"
  •     "پورتال برای دانش آموز. خودآموزی،  "نازی ها با زنان اسیر چه کردند؟ نحوه آزار نازی ها از کودکان در اردوگاه کار اجباری سالاسپیلس
  •     Русская Семерка "Каких штрафников в Красной Армии называли «эсэсовцами»"
  •     Голос Народу "Саша Корпанюк: Кто и кого изнасиловал в Германии?"
  •     Gorskie "Новые источники по истории Второй мировой войны: дневники"
  •     TransQafqaz.com "Fedai.az Araşdırma Qrupu"
  •     Ik-ptz "What did the Nazis do with the captured women. How the Nazis abused children in the Salaspils concentration camp"
  •     Евгений Матонин "22 июня 1941 года. День, когда обрушился мир"
  •     Ulisse Online "Per non dimenticare: orrori contro i bambini"
  •     Наука. Общество. Оборона "«Изнасилованная Германия»: из истории современных ментальных войн"
  •     Quora "Por que muitos soldados estupram mulheres durante guerras?"
  •     Stefan Creuzberger "Das deutsch-russische Jahrhundert: Geschichte einer besonderen Beziehung"
  •     პორტალი სტუდენტისთვის "როგორ დასცინოდნენ რუსი ჯარისკაცები გერმანელებს"
  •     Зеркало "Где и когда русское воинство ЧЕСТЬ потеряло?"
  •     WordPress.com Historywithatwist "How Russia has used rape as a weapon of war"
  •     Mai Khôi Info "Lính Liên Xô 'hãm hiếp phụ nữ Đức'"
  •     EU Political Report "Russia is a Country of Marauders and Murderers"
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  •     인사 이트 "2차 세계 대전 때에도 독일 점령한 뒤 여성 200만명 성폭행했던 러시아군"
  •     Pravda.Ru "Fake news about fake rapes in Ukraine to ruin Russian solder's image"
  •     Alexey Tikhomirov "The Stalin Cult in East Germany and the Making of the Postwar Soviet Empire, 1945-1961"
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  •     Apollo.lv "Kā Otrais pasaules karš noslēdzās ar PSRS armijas veiktu masveida izvarošanas kampaņu Vācijā"
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  •     Danielleranucci "Lit in the Time of War: Gelfand, Márquez, and Ung"
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  •     ProNews "Σιλεσία 1945: Με εθνοκάθαρση η πρώτη τιμωρία των Γερμανών για τα εγκλήματα τους στο Β΄ ΠΠ"
  •     Livejournal "Одесситы - единственные в СССР - устроили самосуд в 1944 году"
  •     Scribd "Estupro em Massa de Alemãs"
  •     Музей «Пам’ять єврейського народу та Голокост в Україні» ЦЬОГО ДНЯ – 100-РІЧЧЯ ВІД ДНЯ НАРОДЖЕННЯ ВОЛОДИМИРА ГЕЛЬФАНДА
  •     Davidzon Radio "Владимир Гельфанд. Шокирующий дневник войны". Валерия Коренная в программе "Крылья с чердака"
  •     Quora "Open to the weather, lacking even primitive sanitary facilities, underfed, the prisoners soon began dying of starvation and disease"
  •     Infobae "El calvario de las mujeres tras la caída de Berlín: violaciones masivas del Ejército Rojo y ola de suicidios"
  •     Научная электронная библиотека "Военные и блокадные дневники в издательском репертуаре современной России (1941–1945)"
  •     Historywithatwist "How Russia has used rape as a weapon of war"
  •     Periodista Digital "Las terribles violaciones ocultas tras la caída de Berlín"
  •     Tạp chí Nước Đức "Hồng quân Liên Xô, nỗi kinh hoàng của phụ nữ Berlin năm 1945"
  •     "زیتون | سایت خبری‌ تحلیلی زیتون "بدن زن؛ سرزمینی که باید فتح شود!
  •     Enciclopedia Kiddle Español "Evacuación de Prusia Oriental para niños"
  •     Ukraine History "Діди-ґвалтівники, або міф про «воїнів-визволителів». Типовий російський імперський характер"
  •     Локальна  Історiя "Жаске дежавю: досвід зустрічі з "визволителями"
  •     Tamás Kende "Class War or Race War The Inner Fronts of Soviet Society during and after the Second World War"
  •     museum-digital berlin "Vladimir Natanovič Gel'fand"
  •     知乎 "苏联红军在二战中的邪恶暴行"





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